sabato 14 aprile 2012

Insegnanti precari andata e ritorno (e non solo)

Vi segnalo che l'articolo di Giuseppe d'Onofrio sui pendolari della scuola è stato pubblicato nel sito di Napoli Monitor con il titolo "Insegnanti precari andata e ritorno" (12 aprile 2012).

Vi segnalo, inoltre, l'ultimo rapporto IRES CGIL sul mercato del lavoro italiano focalizzato sugli effetti della crisi in termini di precarizzazione ulteriore dell'occupazione: Altieri G., Birindelli L., Dota F., Ferrucci G. (a cura di), Un mercato del lavoro sempre più "atipico": scenario della crisi, Rapporto di ricerca n. 8/2011, (novembre 2011). Si tratta di un'analisi condotta a livello nazionale, il problema per noi è quello di trovare un'adeguata base informativa su scala regionale.

giovedì 12 aprile 2012

Cari,
volevo segnalarvi il libro di Vando borghi e altri Lavoro e partecipazione, della Angeli 2011 secondo me può essere utile al nostro lavoro.
Giustina O.C.

domenica 1 aprile 2012

Letture, materiali e riflessioni

Dopo la riunione delle unità locali a Milano, Enrica ci suggerisce di leggere:
Oltre a questi materiali, vi segnalo che sull'ultimo numero di Napoli Monitor c'è un interessante articolo dal titolo "La scuola dei pendolari" che nel sito viene presentato così:
Insegnanti andata e ritorno. Da trent’anni i pullman dell’Acierno portano nella capitale i pendolari dell’Irpinia e del nolano. Gabriella e le sue colleghe sbarcano a Termini alle otto del mattino, e aspettano la chiamata per una supplenza. Senza farsi illusioni sull’entrata in ruolo
In attesa che Enrico ce ne fornisca copia, l'articolo ci offre l'opportunità per focalizzare la nostra riflessione sul "gruppo obiettivo" di uno studio di caso: gli insegnanti-ata precari pendolari Napoli-Roma: (a) la precarietà occupazione nel settore scuola pubblica è un aspetto strutturale del settore che è stato accentuato con il processo di precarizzazione post-riforme Treu (1997) e Biagi (2003); (b) il pendolarismo di lungo raggio è un fenomeno anch'esso strutturale con direzione Roma; (c) il pendolarismo, inoltre, non è soltanto legato alla riduzione dei tempi di percorrenza ferroviari (vedi TAV), ma è anche legato ad altri mezzi di trasporti più economici e/o flessibili: mobilità privata automobile (più flessibile del treno) e mobilità pubblica autobus (più economica del treno).

mercoledì 14 marzo 2012

Seminario interno

Il prossimo 12 aprile, giovedì, l'unità di Napoli si riunisce per un seminario su le tematiche di fondo della ricerca.

Il dettaglio dei temi e l'orario saranno definiti a breve, intanto segnatevi la data.

sabato 3 marzo 2012

Sindacati: una democrazia a metà?

Segnalo un servizio realizzato da "Fai Notizia" (Radio Radicale) sul tema della democrazia sindacale dal titolo "Sindacati: una democrazia a metà?", di Daniela Sala.
Nella pagina linkata si può leggere il testo di presentazione dell'inchiesta, guardare e scaricare il video (con Real Player) che dura circa mezz'ora, oppure fare il download soltanto dell'audio (attraverso iTunes).

lunedì 6 febbraio 2012

Venosa (Burkina Faso)



Questo videoclip è stato girato nell'agosto 2011 a Boreano (PZ).
Nei casolari abbandonati di Boreano, nelle campagne del comune di Venosa, in Basilicata, trovano alloggio ogni estate centinaia di lavoratori provenienti dall'Africa occidentale, che giungono qui alla ricerca di qualche giornata di lavoro nella zona, soprattutto come braccianti nella raccolta del pomodoro. Vengono assunti soltanto attraverso caporali e sono pagati a cottimo e spesso in nero.
Il videoclip è il frutto dell'incontro tra alcuni ragazzi originari del Burkina Faso, che si trovavano più o meno casualmente a Boreano per lavorare in agricoltura, e alcuni artisti, videomaker e ricercatori sociali venosini.
Autore del testo e protagonista del clip è Daise B, studente di scuola superiore in una cittadina dell'Emilia Romagna e giovane autore di testi hip hop.
La drammatica situazione in cui i braccianti stagionali africani vivono e lavorano a Boreano è stata denunciata più volte. In questo videoclip forse per la prima volta a raccontare Boreano è, con la sola mediazione del montaggio, uno di quei lavoratori. Le sue parole ci narrano l'emigrazione dall'Africa, il colonialismo, la delusione successiva all'arrivo in Europa, lo sfruttamento, il razzismo, la voglia di riscatto.

Testo: Daisie B
Musica, arrangiamento, registrazione e missaggio: Sergio Dileo

mercoledì 18 gennaio 2012

Note di riunione in riunione


Negli ultimi confronti avuti con Enrico ed Enrica sono emerse alcune indicazioni su come sviluppare il progetto di ricerca. Provo a riassumerle.

FASE 1 - ANALISI DI CONTESTO

Fase 1.1 - Definizione del quadro teorico-concettuale della ricerca
L'obiettivo è quello di integrare il progetto di ricerca con la individuazione delle "coordinate" teoriche entro cui sviluppare l'indagine empirica, in particolare risulta rilevante individuare e definire i concetti teoricamente rilevanti rispetto agli obiettivi conoscitivi della ricerca. Enrico e Giustina hanno già individuato alcuni approfondimenti da condurre, in generale le attività da programmare riguardano:
  • Focalizzazione puntuale dei confini e dell’articolazione interna del campo teorico di ricerca.
  • Tre principali tracce per una review critica della letteratura:
  1. Deregolamentazione del mercato del lavoro, occupazioni atipiche e nuovi bisogni di rappresentanza del lavoro.
  2. Modelli produttivi postfordisti, innovazione tecnologica, terziarizzazione e frammentazione della struttura occupazionale.
  3. Crisi del sindacalismo industriale, nuove strutture di rappresentanza e forme emergenti di organizzazione e azione collettiva.
  • Contestualizzazione: specificità storico-istituzionali del caso italiano (nazionali, macro-regionali e locali) e diverso timing delle principali tendenze al mutamento della regolazione del mercato del lavoro e della rappresentanza del lavoro.

Teniamocelo stretto

La preoccupazione di avviare con buon abbrivio il lavoro di ricerca ci ha ovviamente distratto da quello che sta succedendo al nostro futuro di ricercatori, al disegno che il ministero sta dando al prossimo Prin, biennale stavolta. Da un articolo molto interessante comparso su Roars (Return on research) si apprende che il prossimo bando aumenta - di poco - la dotazione, ma prevede un complesso e costoso meccanismo di preselezione locale e soprattutto una drastica diminuzione dei gruppi di ricerca. Questo significa che la dotazione minima del finanziamento per ogni gruppo sarà altissima, tutta tesa a un'idea di ricerca forte, che dia risulatti concreti e subito. Cosa che in generale non è vera e che nel nostro settore significherà solo una forte divaricazione nella distribuzione della ricchezza di fondi e conseguentemente del potere accademico. Che progetto si può realisticamente fare nelle scienze sociali con 700 mila euro?

mercoledì 23 novembre 2011

Sofferenza urbana e partecipazione

Vando Borghi ci segnala un altro convegno, internazionale. Insieme a Lavinia Bifulco sta promuovendo una sessione all'interno del secondo Isa-Forum of Sociology dedicato a Social justice and democratization, che si terrà a Buenos Aires, Argentina, August 1-4, 2012.

Il call for papers è su:
Social justice and voice: Urban suffering between
transformations of the city and participation

lunedì 21 novembre 2011

Precarietà lavorativa e azione collettiva. Convegno


Le antropologhe Angela Giglia e Adelina Miranda, Adelina in particolare che è una nostra amica e collega, ci hanno invitato a prendere parte a una

Conferenza internazionale
ISSUES OF LEGITIMACY: Entrepreneurial Culture, Corporate Responsibility and Urban Development promossa dall’ IUAES (International Union of Anthropological and Ethnological Sciences)

Napoli 10-14 settembre 2012

Proposta per una sessione dal titolo

“Precarietà lavorativa, vincoli sociali e forme di azione collettiva”

Questa sessione si propone di approfondire alcuni spetti rilevanti dell’asse 4, Entrepreneurialism, Neo-Liberalism and Socio-Economic Policy. In modo particolare suggeriamo di analizzare come “la domanda neoliberale del mercato del lavoro, che diventata sempre più flessile, e la ristrutturazione globale producano incertezza e precarietà e non favoriscono uguali opportunità e una forma di crescita inclusiva di tutti i cittadini. Disgraziatamente, la conseguenza delle logiche neoliberali è che la trasformazione della vita e dei sistemi urbani creano disoccupazione, lavoro informale, ineguaglianza, povertà e criminalità”.