venerdì 21 dicembre 2012

I precari PA nella Legge di Stabilità 2013

Approvata alla Camera la Legge di stabilità 2013 (21 dicembre 2012) in cui sono contenute alcune indicazioni sui "precari" della pubblica amministrazione. Il provvedimento prevede che si possono prorogare fino al 31 luglio 2013 i contratti a termine "in essere al 30 novembre 2012" che hanno superato il limite dei 36 mesi, comprensivi di proroghe e rinnovi (credo limite dopo il quale si può chiedere l'assunzione come dipendente a tempo indeterminato), subordinatamente però ad un accordo sindacale decentrato, da farsi. Si prevede, inoltre, che nei concorsi pubblici i precari - intendendo quelli che hanno avuto rapporti a tempo determinato con la pubblica amministrazione, maturando almeno tre anni di servizio o alle dipendenze o come co.co.co. dell'amministrazione che emana il bando - avranno una quota riservata che potrà arrivare fino al massimo del 40% dei posti! Insomma si tratta di due provvedimenti fortemente selettivi, diretti ad una quota specifica di lavoratori a termine della pubblica amministrazione.

martedì 18 dicembre 2012

Prossima riunione

La prossima riunione si terrà mercoledì 9 gennaio alle ore 15:00 al terzo piano, stanza Morlicchio - Orientale Caputo.

venerdì 14 dicembre 2012

Il welfare al tempo del deficit comunale


di Giovanni Laino

L’accusa fatta da Roberto Saviano a Luigi De Magistris per l’insensibilità del Sindaco rispetto alla possibile chiusura del centro territoriale Mammuth a Scampia è condivisibile anche se va detto che trova spazio sui giornali soprattutto per la succulenza della polemica fra i due protagonisti. Senza sminuire i meriti del gruppo di esperti educatori che da alcuni anni operano in una sede nella piazza Giovanni Paolo II a Scampia, giustamente concessa all’associazione dal Comune a titolo gratuito, credo che sia necessario aggiustare il tiro.
Ogni settimana girano appelli sulla chiusura a Napoli di un centro, un servizio, un presidio storico in uno dei quartieri più difficili della città, spesso per finanziamenti concessi e non erogati.

mercoledì 12 dicembre 2012

Insegnanti

Vi segnalo la pubblicazione di un nuovo libro sulla condizione lavorative degli insegnanti nelle scuole italiane. Il volume dal titolo Insegnanti ieri e oggi. I docenti italiani tra precariato, alienazione e perdita di prestigio (FrancoAngeli, 2012, pp. 160) è scritto da Elena Gremigni che lavora da precaria all'Università di Pisa. La prospettiva assunta è interessante in quanto basa l'analisi della condizione socio-lavorativa degli insegnanti sull'intreccio di tre dimensioni concettuali: precarietà, alienazione e prestigio sociale.

giovedì 6 dicembre 2012

Prossima riunione

La prossima riunione si terrà martedì 18 dicembre alle ore 16:00 al terzo piano, stanza Morlicchio - Orientale Caputo, con il seguente O.d.G.:
- discussione della traccia di questionario.

Audizione del Ministro

Ieri, 5 dicembre 2012, c'è stata l'audizione alla Commissione parlamentare "Lavoro pubblico e privato" del Ministro per la pubblica amministrazione e per la semplificazione, Filippo Patroni Griffi, sulle "Problematiche derivanti dal monitoraggio degli esuberi del personale nelle pubbliche amministrazioni". Tra le altre cose, ci sono informazioni rilevanti sulla dimensione del precariato diretto della pubblica amministrazione e delle loro prospettive di espulsione per il prossimo futuro.

sabato 1 dicembre 2012

ACCETTANO DI TUTTO!

Nel corso dell'ultimo scambio di opinioni via e.mail è emersa - in relazione al tema dell'occupazione dei giovani e della condizione di precarietà - la questione del "mismatch" lavorativo con riferimento alle persone con elevati titoli di studio. Su questo tema vi segnalo questa recente intervista realizzata da Barbara Bertoncin e Francesco Ciafaloni ad Adriana Luciano (Università di Torino), pubblicata sul sito di "Una Città" (UNA CITTÀ n. 198 / 2012 Novembre), con il titolo "Accettano di tutto!", presentata così:
"Il mismatch, cioè lo sfasamento tra offerta di laureati e domanda del mercato, va visto nel dettaglio; la coerenza dell’area sanitaria e invece l’incoerenza, non necessariamente negativa, delle aree umanistiche; giovani appena laureati che pur di lavorare rischiano l’intrappolamento nella precarietà".
E' rilevante per il nostro studio che per l'area sanitaria - come abbiamo già commentato nella nostra ultima riunione - questo problema è molto più limitato; di conseguenza per questa area il problema di identificazione soggettiva e sociale degli operatori sanitari (a vari livelli) e della loro rappresentanza, è più circoscritto.